sabato 19 aprile 2014

La Colomba Pasquale!!

Prepariamoci per festeggiare la Pasqua . . . E quale modo migliore di preparare un'ottima colomba fatta in casa?

Prima di iniziare con la ricetta: un po' di storia . . . 

La leggenda vuole che San Colombano al suo arrivo in città, attorno al 612venisse ricevuto dai sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso pranzo. Gli furono servite numerose vivande con molta selvaggina rosolata, ma Colombano ed i suoi, benché non fosse di venerdì, rifiutarono quelle carni troppo ricche servite in un periodo di penitenza quale quello quaresimale. La regina Teodolinda si offese non capendo, ma l'abate superò con diplomazia l'incresciosa situazione affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, bianche come le loro tuniche monastiche. Il prodigio colpì molto la regina che comprese la santità dell'abate e decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l'Abbazia di San Colombano. La colomba bianca è anche il simbolo iconografico del Santo ed è sempre raffigurata sulla sua spalla.

(Tratto da Wikipedia)


Ingredienti:

( per uno stampo da 750g)


Per il lievitino:

- 30g di acqua tiepida
- 3g di lievito di birra disidratato (o fresco 9g)
- Farina "0" Manitoba 50g

Per il primo impasto:
- 200g farina "0" manitoba
- un uovo medio (60g)
- Semi di bacca di vaniglia
- 50g di burro
- 55g di latte tiepido
- 100g zucchero semolato
- Scorza di un limone
- 2g sale

Per il secondo impasto:
- 75g di burro
- 12g di rum
- un uovo medio (60g)
- 50g Farina "0" Manitoba
- 40g di uvetta
- 40g scorza di arancia candita
- Succo di un' arancia


Per la glassa: 
- 8g di amido di mais
- 15g di farina di mais fioretto
- 40g di mandorle
- 40g di nocciole
- 50g di albumi d'uovo
- 50g di zucchero di canna


Per guarnire:

- zucchero in granella q.b. 

- mandorle intere non pelate q.b.


Procedimento:

  1. Per il lievitino: in una ciotola mettete la farina e il lievito disidratato setacciati (se viene utilizzato il lievito fresco, scioglietelo nell' acqua tiepida e poi incorporatelo al resto). Impastate il composto fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo; lavorate l'impasto con le mani e poi ricopritelo con pellicola trasparente fatelo lievitare in un ambiente tiepido per 1 ora. Quando il volume del lievitino si sarà raddoppiato possiamo passare al primo impasto.
  2. Per il primo impasto: in un' insalatiera mettete la farina setacciata, la scorza del limone, lo zucchero, l'uovo, la scorza d'arancia, il sale, i semi di vaniglia e il lievitino. Mescolate il tutto con una planetaria o con una semplice frusta elettrica. Inserire per ultimo il latte tiepido a filo. Unire per ultimo il burro (a temperatura ambiente) poco alla volta (prima di mettere il pezzo successivo accertatevi di aver amalgamato bene il precedente). Coprite l'impasto ottenuto con pellicola e lasciatelo lievitare per un'ora e mezza in ambiente tiepido. Nel frattempo mettete in ammollo l'uvetta nel succo d'arancia e tagliate la scorza d'arancia candita.
  3. Per il secondo impasto: All'impasto lievitato aggiungete poi: l'uovo, il rum e la farina. Dopo aver ottenuto un impasto omogeneo aggiungete il burro (a temperatura ambiente) a pezzettini come si è fatto nell'impasto precedente. Aggiungete in fine l'uvetta scolata e i canditi e mescolare per distribuirli bene in tutto il composto. Ponete il tutto nell'apposito stampo di cartone a forma di colomba. 
  4. Per la glassa: tritate lo zucchero di canna con mandorle e le nocciole. Trasferite la "farina" ottenuta in una ciotola e aggiungete poi l'amido di mais, la farina di mais fioretto e gli albumi d'uovo. Con la frusta mescolare fino ad ottenere un composto cremoso. Ponetelo sopra all'impasto iniziale precedentemente messo nello stampo e lasciatelo lievitare per un'ora e mezza circa in forno spento con luce accesa.
  5. Una volta che è lievitato il tutto guarnire con lo zucchero in granella e le mandorle e infornare in forno statico a 160C° per 50 minuti; passato questo tempo coprire la superficie della colomba con carta d'alluminio e rinfornare per 10 minuti. Se si vuole cuocere in forno ventilato è importante inserire nel forno un recipiente con dell'acqua per non far seccare troppo il dolce. Una volta cotte lasciate raffreddare e BUONA PASQUA!!


NOTA!!Per chi non piacesse ne uvetta ne canditi si possono sostituire con mandorle tritate o con gocce di cioccolato.





Pastiera Napoletana

PASQUA è arrivata... e una delle ricette che abbiamo deciso di condividere con voi è quella della PASTIERA NAPOLETANA!!!

UN PO' DI STORIA. . .
La leggenda, che vuole la sirena 
Partenope creatrice di questa delizia, deriva probabilmente dalle feste pagane e dalle offerte votive del periodo primaverile. In particolare la leggenda è probabilmente legata al culto di Cerere le cui sacerdotesse portavano in processione l'uovo, simbolo di rinascita che passò nella tradizione cristiana. La ricetta attuale fu perfezionata proprio nei conventi e divennero celebri quelle delle suore del convento di San Gregorio Armeno
.
(Tratto da Wikipedia)


Ingredienti


 Per la base (pasta frolla):


- 300g di farina 00
- 150g di zucchero

- 150g di burro

- 1 pizzico di sale

  
- 3 uova (2 tuorli e 1 intero)
- Scorza di un limone non trattato


 Per il ripieno:


- 600g di grano cotto
- 300g di latte

  
- 500g di zucchero
- 1 pizzico di sale

- 2 fialette di aroma di fiori d'arancio

- la scorza di 1 limone

- cannella in polvere

- 500g di ricotta

- 6 tuorli

- 40g di cedro candito

- 40g di macedonia di frutta candita

- 2 bustine di vanillina


 Tempo di preparazione:


60 minuti + tempo di riposo della pasta frolla + cottura



 
Procedimento


  1. Per la frolla occorre: setacciare la farina in un contenitore e aggiungere il burro freddo di frigo, precedentemente tagliato a cubettini. Con le mani, rigorosamente fredde (se le si ha calde immergerle ogni tanto in acqua fredda), iniziare ad impastare fino ad ottenere un composto farinoso a cui aggiungere poi lo zucchero. Unire, poi, i 3 tuorli con un pizzico di sale e lavorare per poco tempo fino ad ottenere un composto liscio; fatelo riposare in frigo per 30 minuti coperto da pellicola trasparente.

  2. Per il ripieno occorre: versare in un tegame il grano cotto insieme a 200g di latte, un cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale, una fialetta di aroma di fiori d'arancio, un pizzico di cannella in polvere e la scorza di limone. Amalgamare gli ingredienti e lasciare cuocere a fuoco lento per 10 minuti circa.

  3. Intanto in una ciotola mischiare la ricotta con il rimanente latte.

  4. A parte sbattere i tuorli con lo zucchero e l'altra fialetta di aroma di fiori d'arancio.

  5. Al composto di uova e zucchero unire la ricotta con il latte, la frutta candita, le 2 bustine di vanillina e il grano bollito.

  6. Amalgamare bene gli ingredienti; quindi imburrare una teglia. Con il mattarello ricavare dalla pasta frolla una sfoglia sottile con cui rivestire il recipiente (compresi i bordi).

  7. Versare il composto nella teglia foderata con la pasta frolla e decorare la superficie con sottili strisce di pasta frolla disposte a griglia.

  8. Infornare in forno preriscaldato e cuocere a 180°C per circa 60 minuti circa fino a che la superficie non risulterà ben dorata.

  9. A questo punto spegnere il forno e lasciarvi riposare la pastiera per mezz'ora.

  10. Togliere dal forno, lasciare raffreddare completamente, sformare e spolverizzare con zucchero a velo. 



 


 NOTE
- La teglia deve essere una teglia di circa 32 cm di diametro e deve avere i bordi alti. Per sformare più facilmente la torta dalla teglia sono molto utili le teglie con i bordi a cerniera!! Un'altra soluzione può essere quella di utilizzare delle teglie "usa e getta" in carta ( si possono acquistare nei negozi che vendono accessori per la pasticceria o anche nei supermercati più forniti) dalle quali non è necessario sformare la torta in quanto sono carine anche per la presentazione.
- Per chi non gradisce molto la consistenza della frutta candita consigliamo di non eliminarla, ma di tritarla, per fare in modo di non modificare il sapore tradizionale della torta!
- La pastiera è ancora più buona se consumata qualche giorno dopo la cottura!!